Una scuola per le persone, è una scuola che, prima di ogni altra cosa, osserva per comprendere la complessità della vita.
É una scuola che valuta e valorizza, non le prestazioni, ma le risorse e le potenzialità di ciascuno e che si preoccupa poi di documentarle.
É scuola che comprende, coinvolge e si fa alleata delle famiglie.
É una scuola responsabile e libera dai pregiudizi perché propositiva.

L’accoglienza, non è solo un momento di passaggio indirizzato ai soli nuovi arrivati, al contrario deve prolungarsi nel tempo ed interessarsi a tutti i bisogni che emergono dai bambini e dalle famiglie. Sarà vissuta come opportunità, come occasione per l’osservazione e l’identificazione dei comportamenti e delle capacità dei bambini e come situazione per favorire le relazioni.

Lo spazio, essendo una sorta di contenitore carico di significati, è un ambiente formativo capace di veicolare il pensiero che gli adulti hanno in merito alla relazione con i bambini. E’ attraverso lo spazio che si comunica implicitamente i modi di stare , di muoversi e parlare con gli altri, di assumere abitudini e piccole regole di convivenza.

Il tempo è quello dell’esperienza, vicino ai tempi dei bambini che non devono sottostare ai ritmi incalzanti dell’adulto. La didattica del tempo è quella dell’ascolto, della lentezza e della flessibilità in cui il bambino risulta parte attiva e consapevole di sé e delle proprie possibilità.